Oggi, 15 febbraio, abbiamo celebrato anche noi la XXI Giornata mondiale istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori infantili e per esprimere sostegno a bambini e adolescenti con il cancro, a coloro che sono guariti e a tutte le loro famiglie. Una giornata importante, in cui l’attenzione va rivolta ad aspetti come: la promozione di nuove sfide per il cancro infantile, la garanzia a un accesso equo alla diagnosi e cure per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto in cui vivono, l’impatto della malattia sui bambini, sugli adolescenti e sulle loro famiglie.
Nel settembre 2011 – come riporta il sito della Childhood Cancer International -, l’Assemblea generale dell’ONU ha emesso una dichiarazione politica che riconosce quattro principali malattie non trasmissibili (cancro, malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie croniche) come le principali cause di morte di adulti e bambini. Purtroppo, il cancro infantile continua a essere la principale causa di morte correlata ad una malattia non trasmissibile nei bambini di tutto il mondo. A livello globale, ogni anno vengono diagnosticati più di 300.000 bambini. Circa l’80% dei bimbi del mondo vive in Paesi a basso reddito, dove oltre l’80% di loro muore a causa della malattia. Nei Paesi sviluppati, al contrario, oltre l’80% dei bambini sopravvive al cancro con la speranza di vivere vite produttive e significative. In occasione della Giornata internazionale contro il cancro infantile, tutti i membri di CCI si uniscono per fare del cancro infantile una priorità nazionale e globale per la salute dei bambini, al fine di garantire risorse adeguate per soddisfare i diritti fondamentali dei piccoli malati di cancro, assicurando loro le migliori e più moderne cure.
